Dodici tra i 47 Paesi appartenenti al Consiglio d’Europa (tra cui l’Italia) hanno siglato a Mosca la Convenzione ”MediCrime” volta a perseguire la contraffazione dei farmaci.

”La firma della MediCrime Convention – afferma Guido Rasi, direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco e tra poche settimane alla guida dell’Agenzia Europea dei Medicinali (Ema) – costituisce il risultato di due anni di lavoro che hanno visto l’Aifa concretamente impegnata nella definizione e discussione del testo. Si tratta di uno strumento rilevante, dal punto di vista giuridico ma anche operativo, perché consentirà finalmente di perseguire sul piano penale attività illegali che rappresentano una seria minaccia per la salute di tutti i cittadini, come la falsificazione dei farmaci, il traffico e la promozione, anche attraverso Internet, di prodotti medicinali contraffatti”.

La Convenzione, frutto della collaborazione tra l’Edqm (European Directorate for the Quality of Medicines) e la Direzione Generale dei Diritti dell’Uomo e degli Affari Giuridici del Consiglio d’Europa, consentirà l’introduzione di norme penali in virtù delle quali le Forze di Polizia, le Agenzie farmaceutiche e le Dogane dei 47 paesi del Consiglio d’Europa potranno scambiarsi informazioni e collaborare per il tramite di Interpol ed Europol.

In particolare, la Convenzione propone un approccio investigativo verso i reati di contraffazione di medicinali e inciderà sulle normative penali che disciplinano le transazioni su internet, permettendo, per esempio, l’incriminazione dei ”cyber pusher” che gestiscono i siti internet sui quali vengono venduti i farmaci contraffatti.