Da un anno Presidente di Cotance, l’associazione europea dei conciatori di pelli, Rino Mastrotto ha riunito i vertici continentali del settore a Venezia per una verifica dei temi che riguardano l’attività di concia nelle quali l’Italia è tutt’oggi leader mondiale. L’occasione per parlare della crisi e delle strade da percorrere per uscirne. Ecco quanti ci ha risposto il Presidente Mastrotto:

Credo che oggi le cose stiano cambiando rispetto a modo di fare impresa che vedeva tutti contro tutti e credo che ci sia oggi la consapevolezza che essere insieme, far squadra, collaborare e vedere il futuro siano le sole strade percorribili. Il Made in Italy lo salviamo solo se abbiamo il coraggio di confrontarci tra noi, parlarci lealmente e guardare avanti. Lo salviamo cercando di produrre sempre meglio e cercando di tutelare il nostro Paese e l’Europa

Però presidente abbiamo un po’ tutti l’impressione che, talvolta, l’Europa non ci è amica …

Purtroppo ciascuno cerca di salvarsi in casa! Ma è sempre una questione di tempo. Ho visitato lungamente gli Usa, cominciando una quarantina di anni fa: la prima volta che ho visto i loro macelli, le loro concerie mi sono detto ‘questi sono matti!’. A distanza di anni ho capito che non sono gli ultimi ed anzi a livello strategico, per guardare il futuro davanti a noi, loro sono molto più avanti.
Però noi italiani e europei siamo più al centro della moda e per tutte le cose che hanno colore ed il cuore dentro, dobbiamo lavorare per mantenerle tutte queste caratteristiche se vogliamo restare ai vertici

oggi però siamo i primi …

sì, siamo i primi ma bisogna dirlo piano perché per mantenere questa posizione bisogna dimostrarlo con i fatti, e non è sempre facile. Credo che l’Italia sia uno dei paesi più appassionati e specialistico, con degli artisti che lavorano splendidamente e degli industriali Doc. Purtroppo in questi ultimi anni la situazione finanziaria ci ha messo in difficoltà evidente. Ma adesso non dobbiamo pensare tutti i giorni a quali aiuti possano venirci dal Governo. Dobbiamo invece andare avanti pensando a noi stessi collaborando e ragionando.
Credo che la stessa passione con la quale abbiamo creato le nostre aziende, oggi verrà messa dal mondo imprenditoriale per dare il confort ed il benessere ai consumatori: dobbiamo far loro capire, con i fatti e con la qualità, che quando comprano i prodotti italiani comprano davvero dei prodotti seri.