Non esiste vino, anche in minima quantità, che faccia bene al nascituro: anche il resveratrolo, se assunto in gravidanza, può compromettere la funzionalità del pancreas del nascituro. È quanto emerge da una ricerca dell’Università di Portland, negli Usa, pubblicata sulla rivista Faseb.
La ricerca, svolta in laboratorio su scimmie gravide, ha mostrato che negli animali che assumevano resveratrolo i feti risultavano avere dei danni al pancreas. «Questo studio è un’occasione per ricordare che durante la gravidanza l’alcool deve essere completamente evitato – spiega il professor Mario De Curtis, ordinario di Pediatria, all’Università la Sapienza di Roma e direttore della Uoc di Neonatologia, Patologia e Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico Umberto I – L’alcol, infatti, esercita un’azione dannosa sullo sviluppo dell’embrione e del feto e non c’è una minima quantità sicura che può essere assunta . Ugualmente non c’è nessun periodo della gravidanza nel quale l’assunzione di alcool è sicura. Quando una donna gravida beve, l’alcol dal sangue della mamma passa al bambino attraverso il cordone ombelicale e assumerlo può causare aborto, nascita di un nato morto ed anche alterazioni fisiche. In particolare per quanto riguarda il sistema nervoso centrale, si possono sviluppare una serie di difficoltà intellettive e comportamentali. Queste alterazioni vanno sotto il nome sindrome feto-alcolica e si possono presentare con un ritardo di accrescimento durante la vita intrauterina e in seguito con una bassa statura del bambino, una riduzione della circonferenza cranica e un deficit intellettivo associato a disturbi del comportamento».