Il Tribunale UE che ha respinto la richiesta di annullamento del regolamento sull’etichettatura per il consumo d’energia degli aspirapolvere, richiesta che era stata avanzata da Dyson, società britannica che progetta e produce aspirapolvere ciclonici senza sacco. Dyson sosteneva che la verifica adottata dalla Commissione per misurare il livello di efficienza energetica degli aspirapolvere sfavorisce i suoi prodotti rispetto agli aspirapolvere con sacco: la perdita di aspirazione dovuta all’intasamento dei sacchi non può essere individuata da prove effettuate in un contenitore della polvere vuoto.

Secondo la società britannica il regolamento non spiega perché lo stato del progresso tecnologico non consenta di verificare l’efficienza energetica e l’efficacia pulente dell’aspirapolvere con il contenitore per la raccolta della polvere pieno, né perché la Commissione abbia rinviato, nel regolamento impugnato, l’esame di tale tecnica di verifica a cinque anni. I consumatori sarebbero tratti in errore in quanto l’efficacia pulente è testata unicamente quando il contenitore per la raccolta della polvere è vuoto e non anche nelle altre condizioni dell’uso normale.

Ma secondo il Tribunale il regolamento non viola il principio della parità di trattamento. A tale proposito rileva che proprio a causa dell’assenza di verifiche riproducibili condotte con aspirapolvere pieni, è stato obiettivo e appropriato trattare allo stesso modo gli aspirapolvere senza sacco e gli aspirapolvere con sacco.

Respinto il ricorso contro le etichette energetiche sugli aspirapolvere

Secondo la decisione del Tribunale, la Commissione Ue ha fondato la sua scelta sulla verifica più idonea a raggiungere l’obiettivo della direttiva ossia fornire un’informazione affidabile e uniforme ai consumatori affinché possano scegliere prodotti più efficienti. E la Commissione ha sufficientemente motivato la scelta della verifica, perché ha spiegato che non esistevano, alla luce delle conoscenze tecnologiche, verifiche affidabili, accurate e riproducibili con un contenitore della polvere pieno.

Il regolamento sull’etichettatura per il consumo d’energia degli aspirapolvere prevede che le informazioni riportate sull’etichetta siano ottenute mediante procedure di misurazione affidabili, accurate e riproducibili che tengono conto dei metodi di misura più avanzati. E prevede che dal primo settembre 2014 tutti gli aspirapolvere venduti nell’Unione europea siano soggetti a un’etichettatura indicante il consumo d’energia le cui modalità sono precisate dalla Commissione. Il regolamento comunque potrà essere rivisto alla luce del progresso tecnologico. Nonostante i miglioramenti già ottenuti sul piano dell’efficienza energetica è possibile ridurre ulteriormente e in misura considerevole il consumo energetico attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie e in particolare dell’efficacia e dell’adeguatezza dell’impostazione seguita per la determinazione delle classi di efficienza energetica dei forni per uso domestico.