La Commissione agricoltura dell’Europarlamento e i rappresentanti dei Paesi Ue hanno dato il via libera ai rispettivi emendamenti della direttiva Ue contro le pratiche sleali nel settore agroalimentare. Il negoziato tra le istituzioni europee per arrivare a una definizione comune delle nuove norme potrebbe partire già il 24 ottobre, dopo che la plenaria di Strasburgo avrà dato l’ok al testo votato dalla Commissione.
L’obiettivo è avere entro dicembre regole europee che vietano i comportamenti sleali degli acquirenti (soprattutto catene di supermercati) nei confronti dei fornitori (agricoltori e imprese della trasformazione) nel settore alimentare, come pagamenti ritardati per prodotti deperibili o la revoca unilaterale di accordi scritti. Per Paolo De Castro, vicepresidente della Commissione agricoltura e relatore del provvedimento: «Quando in Europa si fa squadra lavorando in modo costruttivo, si portano a casa i risultati. Chi sta pagando il prezzo finale di queste pratiche commerciali sleali? Tutti noi consumatori, che vediamo abbassare la qualità del cibo che portiamo in tavola, ma anche i diritti sociali di chi li produce».

I negoziati inter-istituzionali potrebbero avere effetto già prima del prossimo Natale

«Il 22 ottobre – sottolinea De Castro – la Plenaria del parlamento validerà definitivamente i significativi miglioramenti da noi inseriti nella proposta del commissario Hogan, dando avvio ai negoziati inter-istituzionali che porteranno all’approvazione definitiva del testo entro Natale».
Attacca invece gli emendamenti approvati l’Eurocommerce, parlando di una “caccia alle streghe”: in particolare, l’associazione di categoria cui aderiscono le catene di supermercati è contraria alla proposta di estendere le tutele della direttiva dalle Pmi agricole a tutte le imprese fornitrici, indipendentemente dalla loro dimensione. Idea che invece piace ai produttori: in una nota congiunta organizzazioni agricole, sindacali, dell’industria alimentare e del biologico dell’Ue parlano di “voto storico” e invitano le istituzioni europee ad approvare definitivamente le nuove norme entro dicembre.