La svolta è improvvisa ed autorevole: arriva dalla Federal Trade Commission, l’agenzia americana di tutela del consumatore, che ha diffuso una circolare in merito ai farmaci omeopatici sull’etichetta dei quali dovrà essere scritto a caratteri cubitali che “non ci sono prove di efficacia”. Sottolinea la FTC che “per la maggior parte dei farmaci omeopatici le prove di efficacia si basano solo su teorie tradizionali, e non ci sono studi validi che utilizzino il metodo scientifico tradizionale. Pertanto le affermazioni per questi prodotti spesso possono confondere il consumatore”.
Nata oltre tre secoli fa, l’omeopatia si basa su teorie che non sono mai state accettate nella loro globalità dal mondo scientifico. FTC sostiene che “talune affermazioni di marketing circa un farmaco omeopatico potrebbero non essere fuorvianti se comunicano che non ci sono evidenze scientifiche che il prodotto funziona e che le affermazioni sull’efficacia si basano solo su teorie del 1700 che non sono state accettate dalla maggior parte degli esperti moderni”. La decisione è rivolta a prodotti autorizzati dalla Food and drug administration (Fda) che, con alcune limitazioni, permette la commercializzazione di medicinali omeopatici senza richiedere lo stesso tipo di evidenze di quelli allopatici. Recentemente sono stati ritirati dal mercato USA compresse e gel omeopatici, venduti per alleviare il mal di denti, ma che potevano mettere a rischio la salute dei bambini. In Italia secondo l’Istat i consumatori di prodotti omeopatici rappresentano poco più del 4% della popolazione.