Comunemente pensavamo che il “sa di tappo” coprisse il resto dei profumi del buon vino e per questo non fossimo capaci di distinguere null’altro oltre quella prima sensazione. Ora però arriva la scienza a speigarciu il fenomeno: lo sgradevole odore di “tappo” del vino impedisce alle segnalazioni normali dell’olfatto di raggiungere il cervello. Lo afferma un nuovo studio condotto dall’Universita’ di Osaka e pubblicato sulla rivista PNAS. Tutto è dovuto all’effetto del “2,4,6-tricloroanisolo” sostanza chimica che sarebbe responsabile della percezione della sgradevole “essenza” di sughero, sui recettori dell’olfatto, inibiti nell’inviare i messaggi relativi al profumo apprezzabile del vino al cervello.
Ciò’ significa che indipendentemente dall’odore che le cellule rilevano, la sostanza non permette di trasmettere informazioni. Tutte le cellule olfattive testate, oltre cento, sono state inibite dal “2,4,6-tricloroanisolo”, anche a concentrazioni notevolmente basse. La sostanza assorbita dalla membrana lipidica della cellula olfattiva riesce ad interferire con il funzionamento dei canali ionici che, quando non sono in grado di funzionare bene, bloccano l’invio di messaggi al cervello.
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