Drammatico crollo storico della spesa, mai così pesante con le famiglie italiane che hanno svuotato il carrello dei prodotti base per l’alimentazione dalla frutta (-4 per cento) al pesce (-5 per cento), dalla carne bovina (-6 per cento) al vino (-7 per cento) fino all’olio di oliva (-8 per cento). È quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Ismea del primo trimestre 2013 e valutando l’andamento dell’inflazione nel mese di maggio 2013 (dati Istat) dal quale si rileva che i prezzi per gli alimentari sono cresciuti del 3,1 per cento.
Il basso tasso di inflazione riflette – sottolinea la Coldiretti – il clima di depressione nei consumi evidenziato anche da Confcommercio che ha costretto ben sette famiglie su dieci (71 per cento) a modificare la quantità e la qualità dei prodotti. L’aumento degli acquisti a basso prezzo se da un lato ha favorito il contenimento dell’infrazione dall’altro – precisa la Coldiretti – ha privato gli italiani di alimenti essenziali per l’alimentazione. Il risultato è infatti che – sostiene la Coldiretti – il 12,3 per cento degli italiani non è stato in grado di sedersi a tavola con un pasto adeguato in termini di apporto proteico almeno una volta ogni due giorni con conseguenze gravi anche per la salute. Da segnalare peraltro l’effetto maltempo con una primavera impazzita che ha fatto aumentare i prezzi del 9,4 per cento per la frutta mentre i vegetali freschi nel complesso crescono del 9,9 per cento su base annua nel mese di maggio.