L’azienda ha avvertito il Ministero: riguarda solo quattro lotti che hanno scadenza al 4 maggio .

Il Ministero della Salute ha emesso un richiamo alimentare per un prodotto che in etichetta riporta l’assenza di un allergene: ad allertare le autorità è stata la stessa azienda produttrice, la Brimi di Varna, in provincia di Bolzano, che ha comunicato al servizio veterinario di aver prodotto e venduto mozzarella con la dicitura “senza lattosio” in etichetta, ma che in realtà era confezionata con lattosio.
Il lattosio è lo zucchero principale presente nel latte e nei suoi derivati e viene scisso dall’enzima chiamato lattasi, prodotto dalle cellule della mucosa interna dell’intestino tenue. La lattasi scinde il lattosio, che è uno zucchero complesso, nei suoi due componenti, che sono il glucosio e il galattosio, che vengono poi assorbiti dal corpo attraverso la parete intestinale. Si stima che la maggior parte degli adulti, anche se la percentuale varia in base alla zona geografica, abbia un deficit della lattasi, cioè non riesca a produrre totalmente o in parte questa preziosa proteina che permette di assumere latte e latticini. Si configura così una intolleranza al lattosio che provoca nell’intestino crasso flatulenza, gonfiore e crampi addominali.
L’intolleranza al lattosio può diventare un problema molto serio in particolare per i soggetti celiachi o con infezioni a carico dell’apparato digerente, in particolare dell’intestino. Il lattosio non è dunque un vero allergene, anche se in etichetta può essere accorpato agli altri allergeni.

Il prodotto oggetto del richiamo ministeriale è venduto nelle catene Selex. Sono diverse le sigle del gruppo, come i supermercati Famila, A&O, Dok, Elite, Emi, Emisfero, Galassia, Gala, Mercatò, Pan, Sole365. Si tratta dei bocconcini di Mozzarella a marchio Vivibene in confezione da 125 grammi.
È da sottolineare che tutti i lotti scorrettamente etichettati hanno scadenza non oltre il 4 maggio.
Il Ministero della Salute ha disposto il richiamo immediato del prodotto, ma è bene sempre controllare le etichette dei prodotti, in questo caso quelli che si trovano nel banco frigo.