Ha fatto tappa a Bologna la “Italy-China Science, Technology & Innovation Week” 2016, l’evento di punta del programma di cooperazione scientifica e tecnologica tra Italia e Cina. Nell’occasione è emerso un aspetto assolutamente particolare della collaborazione che la Regione Emilia Romagna ha intrapreso con le organizzazioni di quell’immenso Paese: «I cinesi – ha spiegato l’Assessora regionale all’agricoltura, Simona Caselli – continuano a chiedere a noi di aiutarli sulla food-safety perché i loro consumatori, per primi, non si fidano dei prodotti cinesi. Per esempio, nell’ambito dell’accordo con la regione del Guangdong questo rappresenta uno dei temi su cui veniamo continuamente sollecitati. L’Emilia Romagna su questo ha una lunga storia perché abbiamo filiere molto tracciate».
Sempre sul tema della sicurezza alimentare, Simona Caselli ha sottolineato che in futuro «andando verso il commercio elettronico bisognerà utilizzare il sistema dell’etichettatura intelligente. Una provenienza non italiana non è di per sé un sintomo di qualcosa che non va perché ci sono produzioni fatte bene anche in altri Paesi. Il punto è lo standard fito-sanitario che va affermato a livello mondiale e che ancora non esiste». Il sistema dell’etichettatura intelligente, che permette al consumatore di accogliere informazioni sui prodotti attraverso la ‘lettura’ di codici a barre «è già utilizzato dalle aziende più evolute – conclude l’Assessora regionale all’Agricoltura – altrimenti rischiano di non vendere. Ma rimane comunque sul piano volontario e, quindi, se ci fosse una normativa forte a livello europeo questo aiuterebbe la trasparenza e di conseguenza i consumatori».