Fattori come la religione, la cultura, la condizione economica, le intolleranze alimentari e le preferenze personali giocano un ruolo importante per quanto riguarda gli alimenti che le persone scelgono di consumare. Ma leggendo l’elenco degli ingredienti dei farmaci spesso non è possibile chiarire se il prodotto soddisfa le preferenze alimentari del paziente. Quasi tre farmaci su quattro, prescritti per le cure primarie, invece contiene ingredienti di origine animale: i più frequenti sono il lattosio, la gelatina e il magnesio stearato.
Per questo gli esperti del St Mark’s Hospital di Harrow (Gb) ipotizzano l’introduzione sull’etichettatura dei medicinali di specifiche indicazioni simili a quelle sul cibo, per contribuire a informare medici, farmacisti e pazienti sul contenuto ‘nutrizionale’ dei farmaci. Gli studiosi britannici hanno identificato i 100 farmaci più comunemente prescritti nel Regno Unito e hanno verificato che, di questi, 73 contengono uno o più componenti di origine animale.
L’anno scorso, ricordano gli studiosi, una campagna per vaccinare i bambini in Scozia contro l’influenza è stata interrotta a causa delle preoccupazioni sollevate dalla comunità musulmana sulla presenza di gelatina di maiale all’interno del vaccino. I medici dovrebbero dunque prendere in considerazione questo problema quando prescrivono un medicinale “per evitare la mancata aderenza alla terapia, che è una delle principali preoccupazioni in sanità”.
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