Olanda, Germania e Spagna vogliono accelerare sull’etichetta con i ‘cinque colori alla francese’

In vista dell’adozione da parte della Commissione europea di un sistema di etichettatura obbligatorio e armonizzato a livello europeo per i prodotti alimentari, sei Paesi europei hanno annunciato la nascita di un coordinamento per “facilitare l’utilizzo del sistema Nutri-Score sulla parte anteriore delle confezioni”.
E sono sei Paesi ‘pesanti’: Germania, Belgio, Spagna, Francia, Lussemburgo e Paesi Bassi, ai quali si è aggiunta anche la Svizzera pur se non fa parte dell’Unione. La cooperazione così avviata si realizzerà, secondo quanto comunicato dal Ministero della salute francese, nell’ambito di un “comitato direttivo e di un comitato scientifico”.
Il primo ha già tenuto una riunione il 25 gennaio e servirà a facilitare l’uso del Nutri-Score da parte dei produttori di settore e piccole imprese. Il comitato scientifico, invece, si è riunito per la prima volta il 12 febbraio e servirà a valutare le possibili evoluzioni del Nutri-Score.
Nel quadro della strategia ‘Farm to Fork’, l’Esecutivo comunitario ha chiarito che vuole proporre entro fine 2022 un’etichettatura nutrizionale armonizzata e obbligatoria a livello europeo: con la loro adozione volontaria, i Paesi intendono fin da ora influenzare la scelta della Commissione europea perché, a maggioranza, il sistema ‘a cinque colori’ venga adottato entro il 2022.

Come è noto, è stata proprio l’Italia, nel corso del Consiglio ‘Agrifish’ dello scorso dicembre, a far mancare l’unanimità dei consensi che avrebbe permesso di attivare l’obbligo del Nutri-Score già da quest’anno. In alternativa al Nutri-score, a gennaio 2020, l’allora Governo italiano ha presentato a Bruxelles una proposta di etichettatura definita “a batteria”. Il ‘NutrInform Battery’, con la sua simbologia indica la percentuale di energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale apportati dalla singola porzione consigliata rispetto alle quantità giornaliere medie di assunzione raccomandate di energia e nutrienti, percentualmente alle esigenze quotidiane di un adulto di riferimento.