Tra carenze igienico strutturali, frodi commerciali, etichette non conformi emerge come in un controllo su 3 vengano riscontrate non conformità. Nel triennio 2013-2015, come ha spiegato il comandante dei carabinieri del Nas Claudio Vincelli nel corso dell’audizione in Commissione agricoltura del Senato, i Nuclei Antisofisticazioni e Sanità nell’ambito della Sicurezza Alimentare hanno eseguito 115.699 controlli nel quadro delle ordinarie attività istituzionali. Nelle varie circostanze sono state rilevate n. 38.007 “non conformità”, appunto il 33% circa del totale dei controlli eseguiti).

I settori principali di riferimento sono costituiti dall’olio d’oliva, dal latte e derivati, dai prodotti ittici, da quelli della panificazione, dai vini e alcolici, dalle conserve alimentari, dal miele e dai funghi. In totale sono state sequestrate merci per un valore di 435 milioni. Comminate sanzioni per un totale di 16,4 milioni di euro, di cui 2.973 sono penali e 16.567 amministrative. Sono 10.264 invece le persone segnalate all’autorità amministrativa e 1.723 a quella giudiziaria. Sono state chiuse 1.035 strutture. I settori con le più alte percentuali di non conformità sono la ristorazione (41%) seguita da farine, pane e pasta (36%) e da Carni e allevamenti con il 32%.