La Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati ha dato il via libera in sede referente alla proposta di legge «Norme in materia di bevande analcoliche alla frutta, succhi di frutta e nettari, nonché di etichettatura, promozione e salvaguardia dei prodotti italiani». La proposta era stata presentata da Nicodemo Oliverio, parlamentare PD e capogruppo della commissione agricoltura alla Camera dei Deputati. «Questo intervento – ha spiegato Oliverio – innalza la percentuale di succo di frutta presente nelle bevande analcoliche a base di frutta. Questo produrrà delle ricadute positive in termini di tutela della salute dei consumatori, di innalzamento della qualità delle bibite prodotte e di vantaggi economici per i produttori di frutta».

L’articolo 2 della proposta riguarda le bevande analcoliche che sono identificate in base alla denominazione (aranciata, limonata eccetera) e non in base al gusto. Per questo tipo di bevande si è deciso di alzare la percentuale di succo presente dal 12 per cento al 20 per cento. Per quanto concerne la produzione di agrumi, la Coldiretti ha stimato che ogni percentuale oltre il 12 per cento corrisponderebbe all’utilizzo di 250.000 quintali di arance, pari a circa 1.060 ettari di agrumeti.

Al tempo stesso, l’obiettivo della norma è anche quello di assicurare ai consumatori una completa e corretta informazione sulle caratteristiche delle bibite analcoliche a base di frutta. In particolare, si prevede l’obbligatorietà dell’indicazione dell’origine della materia prima impiegata e dei nomi e della percentuale complessiva del frutto naturale.