Per mantenere in salute i reni è bene calare il punto vita e controllare le etichette dei cibi confezionati per accertarsi che non contengano fosforo aggiunto. Alla diminuzione della pancia di circa 4,5 cm in 6 mesi corrisponde infatti una riduzione del 25% della presenza di proteine, come l’albumina, nelle urine. Riducendo inoltre il consumo di cibi addizionati con il fosforo, comunemente usato come additivo alimentare, il contenuto proteico nelle urine diminuisce ancora dell’11%. Lo dimostrano i ricercatori della Johns Hopkins university di Baltimora con una indagine pubblicata sull’ American Journal of Kidney Diseases.
«La proteinuria, cioè l’elevata presenza di proteine nelle urine, è uno dei primi segnali di cattivo funzionamento dei reni – spiega Alex Chang, nefrologo ed autore dell’indagine – Il nostro studio dimostra come in particolare il calo del grasso addominale e la riduzione del consumo di fosforo siano una strada praticabile per prevenire le patologie renali. L’aggiunta di fosforo si rintraccia sulle etichette dei cibi confezionati come cereali, acque aromatizzate, cole e bevande al cioccolato. Il fosforo è già presente in natura in molti alimenti come latte, formaggi, gelati e yogurt, carni, fagioli, noci, lenticchie e cacao. Aggiungerne altro non serve» conclude lo specialista.