Ancora polemiche sull’IMU, l’imposta sugli immobili la cui prima rata deve essere versata entro il 18 giugno. L’assessore all’agricoltura del Veneto Franco Manzato, che è anche assessore alla tutela del consumatore, interviene nuovamente non nascondendo i propri dubbi su possibili irregolarità nei versamenti. «Pretendo assicurazioni sul fatto che i fabbricati del sud siano effettivamente noti al catasto, a partire e comunque compresi quelli agricoli – dichiara Manzato, che prosegue – Il pagamento dell’IMU non può riguardare i soliti noti, cioè i cittadini delle Regioni dove i catasti sono sostanzialmente in regola. Insomma: non può pagare ancora una volta il Nord anche per chi bara».
«In occasione del pagamento di questa tassa, che toglierà ulteriori risorse ad un sistema economico e civile sull’orlo dell’asfissia anche in agricoltura – continua Manzato – il Nord chiede sostanzialmente una vera e leale collaborazione a quelle aree del territorio nazionale dove pare che molti abbiano approfittato delle distorsioni del sistema e dei minori controlli per eludere regole e doveri: edilizi, amministrativi e fiscali. Questi comportamenti non solo sono un pessimo esempio, ma in definitiva fanno ricadere il peso delle imposizioni fiscali su chi è onesto e in regola, creando disparità tra cittadini e tra territori».
«Con l’IMU applicata anche ai fabbricati agricoli, il Sud ha l’opportunità di riscattarsi e dimostrare che non è un’appendice d’Italia ma che potrebbe essere uno zoccolo duro» ha concluso l’assessore, augurandosi che questo appello serva a smuovere le istituzioni e la coscienza civile «per fare squadra nella sostanza, non negli aulici richiami ad una realtà che squadra non è».