Con il voto unanime della Commissione agricoltura della Camera è diventato legge il decreto 2260 che stabilisce le nuove norme per l’etichettatura dei prodotti alimentari. Con l’obiettivo di garantire al più alto livello la tutela dei prodotti Made in Italy di qualità, la nuova legge estende l’obbligo di indicare sull’etichetta la provenienza degli alimenti lungo tutta la filiera e l’eventuale presenza di OGM all’intera gamma dei prodotti agroalimentari, anche quelli finora esclusi e per quelli composti da più ingredienti.
Sono sette gli articoli della legge ed ora si dovrà provvedere ad una serie di decreti per essere attuata, uno per ogni prodotto di ciascuna delle filiere produttive del nostro sistema agroalimentare. Inoltre c’è il problema Europa, in quanto non ci sono leggi comunitarie che impongano gli stessi meccanismi agli altri Stati membri e che permettano quindi di riconoscere la reale origine dei prodotti poi importati nel nostro Paese. Ancor più preoccupante potrebbe essere in questo quadro la situazione nella quale fosse necessario bloccare prodotti che fossero indicati come contaminati.
In ogni caso, se Bruxelles lo vorrà, l’Italia sarà il primo Stato in Europa ad avere un’etichettatura chiara e potranno meglio essere fronteggiati gli allarmi come quello relativo alla diossina e ai prodotti di provenienza tedesca.
Importante anche la norma che stabilisce limiti assai ben precisi per l’utilizzo di denominazioni e richiami geografici che possano indurre il consumatore ad attendersi livelli qualitativi superiori a quelli reali. Insomma, la mozzarella campana dovrà venire dalla Campania!