L’operazione “Eden brand” partita dalla Guardia di Finanza di Rimini si è sviluppata in tutta Italia per sequestrare capi di abbigliamento contraffatto ed è stata quindi estesa a novanta reparti di varie province mettendo in campo oltre un centinaio di militari. I finanzieri hanno dato esecuzione a misure cautelari per quattro persone, due delle quali sono state poste agli arresti domiciliari: un imprenditore di Riccione e il titolare di una ditta con sede a San Marino, residente a Talamello. L’accusa è quella di contraffazione e riciclaggio internazionale.
L’importante operazione ha inoltre portato al sequestro preventivo di 3 aziende, 12 immobili, quote societarie di 5 società, un’imbarcazione e vari rapporti finanziari per circa 18 milioni di euro. A finire nella bufera la “My T-Shirt Edh Srl” con sede al Gros di Via Coriano a Rimini: l’azienda aveva sviluppato una rete commerciale ben rodata, fatturava 5 milioni all’anno e gestiva 8 punti vendita tra Emilia Romana e Toscana e tramite 16 aziende partner svariati negozi in franchising in tutta Italia.
La rete di negozi legati al giro di contraffazione era forte in Emilia Romagna, ma esteso in tutta Italia
Sarebbe proprio tramite questi canali che i truffatori operavano dopo aver provveduto a effettuare fraudolente registrazioni di marchi nella Repubblica di San Marino, in particolare di quelli che solo di recente si sono affacciati sul mercato, come “Trashers”, molto amata e ambita dai giovani.
Fondamentali per lo sviluppo delle indagini, le intercettazioni telefoniche dalle quali emergerebbe che i complici ridevano e scherzavano dei loro malaffari: “Ho guadagnato 1 milione di euro in sei mesi – diceva uno degli arrestati – rivendendo magliette in negozio a 100 euro dopo averle pagate 7 euro!”. Il sequestro è stato disposto sia sul prodotto e profitto dei reati di contraffazione e auto-riciclaggio, ma soprattutto sull’ammontare complessivo del patrimonio immobiliare riconducibile agli indagati, di gran lunga sproporzionato rispetto ai modesti redditi dichiarati.
