La lotta alla contraffazione continua ogni settimana a scoprire nuovi fronti. Questa è la volta del nucleo radiomobile dei carabinieri di Padova che ha colpito un livello superiore rispetto al venditore di strada, scoprendo un punto strategico per lo stoccaggio dei falsi. Oltre mille tra borse, portafogli, cinture di marche di lusso sono stati seuestrati in due garage trasformati magazzino nel quartire periferico di Torre a Padova. Due senegalesi sono stati fermati con l’accusa di ricettazione e falso e altri 7 denunciati compresa la 42enne padovana proprietaria di uno dei due garage. La banda di grossisti senegalesi smistava la merce contraffatta tra i connazionali che si piazzano nelle zone pedonali non solo di Padova ma anche di Venezia. Un fronte diverso per quel che riguarda la tipologia della contraffazione è quello scoperto a Roma. Le Fiamme Gialle di Pomezia hanno scoperto oltre 2 milioni di prodotti fabbricati in Cina e destinati agli alberghi di Roma. Si trattava infatti di quegli accappatoi, ciabattine di spugna, asciugamani, saponi e dentifrici che troviamo nelle stanze degli hotel (e che spesso ci portiamo a casa come ‘ricordo’). Il tutto per un valore di 5 milioni di euro e tutti i prodotti recavano la falsa etichetta made in Italy sulle confezioni di nylon e cartone. A gestire il lucroso traffico illegale, un cittadino italiano rappresentante legale di una società di import-export che riforniva gli ignari acquirenti di questi prodotti per l’igiene taroccati. L’impresa importava dalla Cina e immetteva sul mercato enormi quantitativi di prodotti destinati ad hotel e alberghi in particolare della Capitale.