Il 32% dei farmaci falsi, acquistabili per lo più via web, non contiene i principi attivi e l’8,5% presenta impurità e contaminanti: lo si legge nel report “Illicit Trade: Converging Criminal Networks”, rilasciato dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) e dedicato all’analisi dei mercati illegali. Lo sottolinea l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) che riferisce anche le stime più attendibili disponibili, secondo le quali la percentuale di medicinali contraffatti sul mercato globale si attesterebbe intorno al 7%, con punte significative che raggiungerebbero addirittura il 50% in alcuni Paesi in Africa e in Asia.
Dal rapporto appare chiaro come lo strumento più diffuso per vendere e comprare prodotti falsi sia Internet e che il fenomeno determini anche perdite di guadagni per le aziende farmaceutiche, che si trovano pertanto a dover investire sempre più risorse per le misure di sicurezza. I più grandi insuccessi nella lotta alla contraffazione dei farmaci vanno ricondotti all’assenza di cooperazione internazionale. Aifa ricorda l’importanza di segnalare all’indirizzo di posta elettronica medicrime@aifa.gov.it gli eventuali episodi di furto di medicinali e ogni altra informazione relativa a casi sospetti di contraffazione e vendita di medicinali all’interno di traffici illegali, al fine ultimo di impedire che terapie inefficaci vengano somministrate ai pazienti.