L’Italia è il terzo Paese al mondo per densità di nuove imprese agrifood sostenibili: ne conta infatti ben 14 ed è preceduta solo da Israele e Spagna. La regione italiana con la maggior concentrazione è la Lombardia con il 33%, seguita dall’Emilia Romagna con il 17%, poi Lazio, Veneto e Campania.
I dati sono quelli diffusi dall’Osservatorio Food Sustainability della School of Management del Politecnico di Milano che ha svolto un’indagine sulla realtà italiana delle start up. Queste giovani imprese propongono nella maggior parte dei casi nuovi modelli di business per la sostenibilità sociale e ambientale del settore agroalimentare, in particolar modo nel settore vitivinicolo (17%) e ortofrutticolo (14%). Uno tra i principali obiettivi perseguiti da queste aziende è la creazione di valore recuperando lo spreco alimentare. «Le start up – dice Paola Garrone, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Food Sustainabilitygiocano un ruolo sempre più decisivo nel promuovere soluzioni innovative e nuovi modelli di business».

Alcuni esempi di successo: agricoltura di precisione, economia circolare e ‘chilometrozero online’

Guardando ai finanziamenti raccolti, in Italia le start up non incontrano ancora un riconoscimento solido da parte degli investitori e quindi hanno maggiore difficoltà a imporsi. Sono poche le realtà di successo, ma quelle che sono riuscite a distinguersi hanno avuto molto successo.
Tra le start up italiane che sono riuscite a far emergere il loro progetto, c’è Elaisian che ha sviluppato un sistema di coltivazione di precisione degli olivi, aumentandone la produttività e la qualità dei raccolti. Altra start up agrifood degna di nota è MyFoody.it, portale online che segnala nei supermercati le occasioni di vendita a prezzi scontati di prodotti vicini alla scadenza o con difetti estetici. C’è poi Foodscovery.it, piattaforma digitale che permette di ordinare specialità tipiche di gastronomia regionale direttamente dai piccoli produttori locali saltando così tutti i passaggi della distribuzione tradizionale.