Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato la nuova disciplina per l’abbattimento di alberi di olivo. “L’abbattimento delle piante di olivo – ha spiegato in aula Davide Bendinelli, presidente della commissione Agricoltura e relatore del provvedimento – era regolato sinora da un provvedimento del 1945. Una legge che, nell’immediato dopoguerra, aveva lo scopo di tutelare la produzione degli olivi danneggiata dagli eventi bellici, ma che ora necessita di correttivi anche perché la vecchia normativa prevede procedimenti penali che non hanno più senso. Con la riforma costituzionale – ha aggiunto Bendinelli – le Regioni hanno competenza esclusiva in materia di agricoltura e quindi è giusto riconsiderare anche questi aspetti non solo in ordine alla produzione, ma anche rispetto alle nuove esigenze di carattere ambientale e paesaggistico”. Con le nuove norme i terreni saranno suddivisi in zone vincolate e non-vincolate o compatibili e non-compatibili con gli strumenti urbanistici adottati. Il divieto di libero abbattimento delle piante di olivo, secondo la legge approvata, viene regolato su principi più ampi che non riguardano la sola produzione, mentre i procedimenti di autorizzazione e di controllo passeranno soltanto attraverso gli uffici comunali: sono previste, inoltre, procedure semplificate per l’abbattimento o l’estirpazione e in alcuni casi varrà anche il silenzio assenso. Chi trasgredisce avrà una sanzione di 500 euro per ogni albero abbattuto. In ogni caso, ogni singola azienda non potrà abbattere più di cinque alberi di olivo per biennio. “Questo provvedimento non affronta il vero problema dei coltivatori di piante di olivo che non sanno come smaltire le ramaglie, che non possono essere bruciate in loco”, ha fatto presente Gustavo Franchetto (IdV), che ha proposto di autorizzare l’incenerimento delle ramaglie nei rispettivi poderi. Una proposta sostenuta anche da Stefano Valdegamberi (Udc) e da Mariangelo Foggiato (Unione Nordest) e che potrà trovare attuazione – ha detto Bendinelli – in un successivo provvedimento, affidato alla Giunta.