Uova contenenti diossina, pcb ed altre sostanze cancerogene sono state trovate dai controlli disposti dall’Asl di Mantova. I riscontri sono emersi a Sustinente, San Giorgio e San Martino dall’Argine, in allevamenti rurali situati nelle vicinanze di impianti industriali. In tutti i casi si tratta d’animali ruspanti, allevati all’aperto e alimentati con becchime autoprodotto.

I campioni erano stati prelevati nel corso di una campagna straordinaria di indagine partita ad ottobre e che ha coinvolto anche gli allevamenti bovini. Almeno quattro partite di uova sarebbero risultate positive ai controlli mentre i riscontri per il latte, finora, sono risultati tutti negativi.

Il superamento della soglia di legge di 6 picogrammi per grammo di materia grassa andrebbe ben oltre il limite. Pcb (policlorobifenili) e diossine sono inquinanti molto persistenti che derivano da processi industriali o dall’incenerimento a basse temperature e che si concentrano nei tessuti grassi degli animali e dell’uomo (bioaccumulo). Sono tossici e cancerogeni.

L’Asl di Mantova ha già emesso i primi divieti di consumo e di commercializzazione delle uova, degli ovoderivati e delle galline negli allevamenti rurali contaminati. I controlli, disposti dalla Regione Lombardia, sono stati eseguiti, per l’area dell’Alto Mantovano, a Castiglione e Ponti sul Mincio, per il Medio Mantovano, a San Giorgio e Virgilio, per il Sud Ovest, a Viadana e San Martino dall’Argine e, per il Basso Mantovano, a Sustinente e Quingentole.

Per i consumatori c’è da sottolineare che l’allarme non riguarda le uova prodotte da allevamenti industriali. Questi non rientravano nell’ambito di questa indagine perché vengono costantemente monitorati e per i quali risulta accertata l’assenza di sostanze cancerogene.