Giorgio Armani, protagonista dell’ultima giornata della settimana della moda a Milano per la presentazione delle collezioni femminili per il prossimo autunno-inverno, ha invitato il mondo della moda a rendere ‘funzionali’ le passerelle e presentare durante le sfilate collezioni che siano indossabili. «Prima di pregare il primo ministro, Matteo Renzi a darci una mano – ha detto lo stilista – dobbiamo guardarci in casa e non dimenticare cosa produciamo. Se la moda italiana deve essere aiutata dallo Stato, dobbiamo presentare un prodotto che non sia soltanto uno specchietto per le allodole, ma abbia una propria funzionalità e un risultato economico».
Secondo Armani è vero che «il settore della moda è il settore della fantasia e che le sfilate sono uno spettacolo, ma bisogna ricordare che la donna non è un’icona, ma la donna che ci vive accanto. Il rischio è che presentiamo capi senza una funzionalità. La moda è diventata troppo spettacolare al punto che ciò che si vede sulle passerelle non va in negozio. Pur avendo rispetto per i colleghi – ha aggiunto Armani – mi sento tornato ai tempi in cui avevo deciso di non sfilare per non mettermi a confronto in uno sforzo che non porta da nessuna parte. Ritengo che oggi si debba tornare a essere seri e a presentare anche in sfilata capi che le persone indossino davvero e non solo sogni deliranti che poi vengono indossati soltanto dagli addetti ai lavori».
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