La casa di moda fiorentina Gucci, che deve la sua fama soprattutto ai prodotti di pelletteria, ha annunciato di aver sviluppato una “metodologia che consente di ridurre l’impatto ambientale della conciatura”. Come spiegato in una nota diffusa dalla stessa Gucci, l’innovativo processo, al quale cui si è arrivati dopo mesi di studio, si basa sull’utilizzo di un “agente conciante di origine organica, il quale permette che le pelli conciate e le acque di scarico delle concerie, al termine del processo, risultino prive di metalli pesanti”.
Il primo prodotto realizzato con questo processo sarà la borsa Bamboo, che sarà disponibile in versione ‘metal free’ nei negozi Gucci (su ordinazione) a partire dal novembre 2013. Sono in corso ulteriori sperimentazioni per estendere il processo ad alcuni pellami storici, che saranno inseriti nelle prossime collezioni. Secondo quanto dichiarato dalla casa di moda, la nuova metodologia “va oltre il concetto di conciatura priva di cromo, in quanto permette l’eliminazione dei metalli pesanti, permettendo allo stesso tempo di mantenere i più elevati livelli di qualità”. Tra i benefici ambientali della nuova metodologia, l’assenza di metalli nell’agente conciante consente anche di migliorare la qualità delle acque reflue prodotte dalla conciatura.

Sostenibilità Gucci: la forza della propria filiera produttiva
Presentando la nuova metodologia di concia del pellame, Gucci sottolinea che, oltre ad escludere metalli pesanti nelle acque reflue, è previsto un considerevole risparmio di acqua nel processo della conciatura (pari a circa il 30%), nonché un risparmio di energia, pari a circa il 20%, dovuto alla minore durata del processo stesso.
«Coerentemente con l’approccio sostenibile al business che stiamo adottando da anni, che è parte integrante del DNA di quest’azienda, Gucci è il primo marchio del settore del lusso ad intraprendere la strada della concia metal free – commenta il presidente e ad, Patrizio Di Marco – Questa importante innovazione, sviluppata in stretta collaborazione con una conceria della filiera Gucci, testimonia la forza della filiera stessa e l’efficacia di un’integrazione verticale. Innovazione e sostenibilità, coniugate con qualità e rispetto per la tradizione, offrono nuove, straordinarie opportunità che ci auguriamo l’intero settore del lusso faccia sempre più proprie nella produzione di articoli in pelle».
I nuovi metodi di conciatura – si spiega – sono stati sviluppati in collaborazione con Blutonic, conceria toscana controllata da Gucci al 51% e suo storico fornitore di pelli, già certificata secondo lo standard di certificazione internazionale ambientale IsO 14001. La nuova metodologia è perfettamente in linea con la strategia di sostenibilità del gruppo Kering, di cui Gucci fa parte, e contribuirà al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità fissati da Kering per il 2016 per i propri marchi appartenenti sia al settore del lusso che dello sport e lifestyle.