In Italia, oltre l’80% dei vestiti che compriamo non vengono poi pienamente utilizzati. Lo studio è stato realizzato in venti Paesi dalla società tedesca di traslochi on line “Movinga” attraverso un sondaggio che ha coinvolto 18.000 famiglie. Le domande hanno confrontato la percezione individuale su quanto ciascuno possiede rispetto a quanto effettivamente usa.
Nello studio si dovevano rispondere a queste domande del tipo “Quale percentuale del tuo guardaroba non è stata indossata negli ultimi 12 mesi?” oppure “Quale percentuale dei tuoi acquisti di alimentari finisce come un rifiuto? Dopo il tuo trasloco più recente, quale percentuale dei tuoi oggetti trasferiti non è ancora in uso?”. In questa speciale classifica l’Italia arriva al 15/mo posto con un’illusione media del 20,33%, che sale al 53% per i vestiti che le persone pensano di aver indossato durante un anno, un’illusione media del 5% per gli sprechi alimentari. Complessivamente, la Russia è il paese con il livello più basso di delusione con il 3,33% e la Svizzera il più alto con il 26,33%.

Nei bilanci degli Stati i consumi dovrebbero essere sempre in aumento, ma ne abbiamo bisogno?

«Con gli oceani sempre più inquinati dalla plastica – commenta Finn Age Hänsel, Managing Director di Movinga – e con l’industria della moda ‘fast fashion’ sempre più in espansione, è ora di iniziare a incoraggiare le persone a riconsiderare se hanno davvero bisogno di più roba».
Ed allora emerge che il Belgio ha la più alta percentuale di delusione per l’abbigliamento acquistato al 62%, mentre la Russia il più basso al 6%. La Svizzera ha la più alta illusione per gli sprechi alimentari: i cittadini della Confederazione pensavano di aver sprecato il 5% del cibo acquistato, ma in realtà ne hanno buttato il 18%. Il livello più alto di rifiuti alimentari effettivi viene raggiunto negli Stati Uniti con il 24% della dispensa settimanale sprecata, Paese nel quale si registrano anche i più alti livelli di oggetti inutilizzati (35%) e la seconda percentuale più alta di vestiti mai indossati (82%).