Da un Governo all’altro, arriva la notizia della rinnovata attenzione per l’industria della moda

Ad assicurare della rinnovata attenzione per l’industria bandiera del Made in Italy, Ivan Scalfarotto, sottosegretario al Ministero degli Esteri del governo Conte-bis, intervenuto al Micam di Milano, la fiera leader della scarpa italiana.
Il Tavolo della moda era stato (nuovamente, dopo un’esperienza che risaliva al 2009) istituito nel 2016 per volontà dell’allora Sottosegretario allo Sviluppo economico Carlo Calenda: l’obiettivo era quello di investire nel settore con interventi mirati sui più diversi temi, dalla sostenibilità alla promozione degli appuntamenti fieristici, dall’internazionalizzazione alla digitalizzazione. Tra gli ultimi incontri del Tavolo, vi è più di recente quello convocato in luglio, ma (nonostante un anno fa, sempre in occasione di Micam, il vicepremier Luigi di Maio avesse promesso di continuare a investire nel settore) il percorso era già caratterizzato da difficoltà, tanto da provocare, tra le altre cose, la scomparsa della terza edizione del progetto Milano XL collegato alla Fashion Week Donna.
Con il nuovo Governo il clima sembra ora cambiato e secondo le intenzioni espresse dal Sottosegretario Scalfarotto il confronto dell’esecutivo con tutte le componenti dell’industria della moda dovrebbe riavviarsi nel segno del dialogo.

Ivan Scalfarotto
sottosegretario
Ministero degli Esteri

Il Tavolo della moda riparte da dove lo abbiamo lasciato, e sono felice che ora rientri nel mio Ministero, non solo per il valore economico di un comparto che esporta per più di cento miliardi di euro, ma anche per la valenza culturale rappresentata dal fashion. L’Italia è un Paese naturalmente aperto, perché creativo, con una forte vocazione alla trasformazione delle materie prime in opere artistiche, quindi cavalcare l’onda della divisione non ha senso: le guerre commerciali fanno male a noi per primi.