«Noi viviamo in montagna e i giovani hanno la tendenza ad andarsene altrove per cercare lavoro. La filiera dell’occhialeria, della quale il bellunese è leader mondiale, è per noi l’occasione di trattenerli»: poche parole pronunciate da un imprenditore, ma che danno un senso profondo, socialmente indiscutibile, alla realtà dell’occhiale in Veneto. E che attribuiscono quindi ancor più significato all’accordo siglato a Venezia tra la Giunta regionale e l’ANFAO, l’Associazione nazionale dei fabbricanti di articoli ottici.
Il protocollo, sottoscritto a Palazzo Mocenigo dall’Assessora alla formazione, Elena Donazzan, e dal presidente ANFAO, Giovanni Vitaloni, investe in un triennio ben un milione e mezzo di euro, 750.000 della Regione dal Fondo Sociale Europeo e altrettanti dal mondo imprenditoriale, per la realizzazione di percorsi formativi rivolti a giovani neolaureati, a lavoratori della filiera e disoccupati al fine di sviluppare le competenze che emergono da un settore di straordinario valore economico. L’occhialeria italiana infatti è indiscussa regina della fascia medio-alta nel mondo, anzi non ha proprio rivali quando si parla di fashion e alta moda. Tant’è che il 90% della produzione è rivolta all’export. E nel Veneto si concentra oltre l’80% della produzione dell’intero comparto.

La prospettiva è quella di dare vita nel bellunese ad un vero e proprio ‘Politecnico dell’occhiale’

Sempre grazie all’Europa e al contributo del Fondo Sociale, Regione e ANFAO hanno avuto la possibilità di dare seguito all’esperienza maturata nello corso triennio riproponendo con il nuovo protocollo un progetto strutturale di formazione per il mondo dell’occhialeria rivolta al personale delle aziende e ai giovani che vorranno inserirsi nel comparto garantendo il turn over ed apportando competenze aggiornate e innovative.
Nel prossimo triennio saranno promosse oltre 4.600 ore di formazione dal marketing alla trasformazione tecnologica, dall’innovazione di prodotto alla certificazione aziendale. I percorsi prenderanno avvio nel mese di luglio 2019 e proseguiranno fino al 2021. Ma sullo sfondo c’è il sogno, dichiarato dagli imprenditori e sposato dall’Assessora Donazzan: quello di dare continuità a questa esperienza formativa con la creazione di un vero e proprio ‘Politecnico dell’occhiale’.