Dopo la sinergia degli ultimi mesi Confindustria Moda invita le altre sigle della moda all’unità

«Penso che si dovrebbero unire le forze e dare vita a un unico organismo»: arrivato alla fine del suo mandato quale presidente di Confindustria Moda e, soprattutto, sotto la spinta della crisi aperta dalla pandemia, Claudio Marenzi lancia una idea per il futuro della moda italiana.
Primo destinatario è Carlo Capasa, presidente di Camera Nazionale della Moda Italiana: «Abbiamo lavorato intensamente in questi mesi di crisi – dice Marenzi – creando le basi a quello che dovrebbe essere un ragionamento più largo. Siamo due associazioni di natura diversa, ma possiamo trovare un punto di sintesi. Qualcuno già ci sollecita a fare un passo ulteriore e io dico: fatelo. È il momento giusto».
Il riferimento diretto è a Patrizio Bertelli, CEO di Prada, che a fine aprile ha lamentato la scarsa incisività delle sigle del fashion system: «Non c’è un’unica struttura del settore che dialoghi con il Governo, come fanno i metalmeccanici. È un’assenza che genera mancanza di appartenenza».
E rispondendo a Bertelli, Marenzi ha voluto lanciare un segnale che è un invito per tutti i colossi della moda italiana ipotizzando la possibilità che per il post-Covid la collaborazione che si era venuta a creare nell’emergenza con Camera Nazionale della Moda prosegua nel futuro diventando qualcosa di più di una sinergia.

Claudio Marenzi
presidente
Confindustria Moda

Nel caso della crisi provocata dalla pandemia abbiamo risposto in sinergia con altre sigle, come CNMI e Altagamma: a più voci, ma come in un coro. C’è bisogno di una maggiore partecipazione dei grandi imprenditori.
Oggi nel Consiglio di Confindustria Moda siedono i presidenti delle diverse associazioni: penso che sarebbe corretto vi fosse anche un rappresentante dei fondatori dei gruppi. Magari un domani può anche andare oltre un posto in CdA e assumere la guida della federazione.
Siccome si parla anche di ruoli istituzionali, che devono avere una autorevolezza derivante dal proprio status, il presidente di Confindustria Moda dovrebbe essere un imprenditore di successo. È più una questione di forma che di sostanza, ma è così, il leader deve essere riconosciuto tale globalmente.