La crescita complessiva del settore non può nascondere le difficoltà dei produttori mediopiccoli

Il febbraio milanese della moda e del lusso vive su tre manifestazioni parallele: il Micam, il Salone internazionale della calzatura (16-19 febbraio) che è punto di riferimento consolidato nel calendario internazionale; il Homi Fashion&Jewls (15-18 febbraio), la manifestazione dedicata agli accessori moda, al bijoux e al gioiello trendy; e il Mipel, in programma sempre alla Fiera Milano Rho dal dal 16 al 19 febbraio con più di 300 brand presenti con le loro nuove collezioni di borse e accessori in pelle.
Tre manifestazioni che danno vita a un polo dedicato al mondo degli accessori moda in concomitanza con la la “Milano Fashion Week” (dal 18 al 24 ). I dati presentatati per il Mipel dal Centro Studi Confindustria Moda ed elaborati per Assopellettieri dicono che nei primi dieci mesi del 2019 le esportazioni del Made in Italy sono cresciute del +25,8% in valore rispetto allo stesso periodo del 2018, con un aumento decisamente contenuto però in termini di volume (+0,8%) e un’impennata dei prezzi medi (+24,7%) che riflettono il ruolo delle griffe internazionali del lusso che producono in Italia.
Una estrapolazione quest’ultima che trova conferma dalle cifre relative all’export verso la Svizzera, che è la tradizionale piattaforma logistico-distributiva dei brand mondiali della moda, raddoppiato in valore (+102,6%).

Molto più complesso ed articolato è invece lo scenario per le imprese medie e piccole che producono con il proprio marchio. Sono queste quelle che soffrono maggiormente per un quadro internazionale caratterizzato dalle guerre commerciali fra Stati Uniti e Cina, dal calo di domanda della Russia e che ora sono chiamate a confrontarsi con la crisi derivante dell’epidemia di coronavirus in Cina.
Oltrettutto, queste aziende non hanno grande spazio nemmeno sul mercato interno a causa della vcostante flessione della domanda di calzature e accessori da parte delle famiglie italiane.
Ecco all’ora, come sottolinea il presidente di Assopellettieri Franco Gabbrielli, che il Mipel si configura come una piattaforma importante di conoscenza e di confronto in grado di fare rete: «è il passaggio indispensabile per aggiornarsi, capire i trend, promuovere le novità dando un’immagine moderna e dinamica fra innovazione e creatività del settore».