Le società private collaboreranno con gli Stati e svolgeranno un ruolo essenziale per l’ambiente

Al G7 di Biarritz, i temi dell’ambiente hanno avuto un rilievo come non si era mai riscontrato in queste occasioni. Ed è in questo nuovo clima che trentadue aziende globali, leader mondiali nel settore della moda e del tessile, hanno firmato il “Fashion Pact”. Davanti ai Capi di Stato delle sette maggiori potenze del mondo occidentale (Cina e Russia sono escluse da questi incontri) le aziende della moda si sono impegnate a raggiungere insieme obiettivi concreti in tre ambiti: clima, biodiversità e oceani.
Gli obiettivi del “Fashion Pact” si basano sull’iniziativa Science-Based Target che si focalizza su tre aree principali per la salvaguardia del pianeta: arrestare il riscaldamento globale (global warming), creando e implementando un piano d’azione per azzerare le emissioni di gas serra entro il 2050, al fine di mantenere il riscaldamento globale al disotto di 1.5°C, tra adesso e il 2100; ripristinare la biodiversità, raggiungendo gli obiettivi indicati dai parametri stabiliti dall’iniziativa Sbt, per ristabilire gli ecosistemi naturali e proteggere le specie; proteggere gli oceani, riducendo l’impatto negativo del settore della moda sugli oceani stessi, mediante iniziative concrete, quali ad esempio la riduzione graduale della plastica monouso.

François-Henri Pinault

Il presidente e Ceo di Kering (Gucci, Saint Laurent, Bottega Veneta, Balenciaga, Alexander McQueen e Brioni), aveva ricevuto dal presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, l’incarico di riunire e coinvolgere gli attori più importanti nel campo della moda e tessile, con la finalità di definire obiettivi concreti per ridurre l’impatto ecologico causato dal proprio settore. Con il Fashion Pact, alcuni attori leader nel settore della moda e tessile uniscono le loro forze per la prima volta inaugurando un movimento finora senza precedenti. Nato come progetto collettivo, Fashion Pact è aperto a qualsiasi azienda che desideri contribuire alla trasformazione delle pratiche nel settore della moda e tessile, al fine di affrontare le sfide ambientali del nostro secolo.

L’elenco delle 32 aziende che hanno sottoascritto il ‘Fashion Pact’

Adidas, Bestseller, Burberry, Capri holdings limited, Carrefour, Chanel, Ermenegildo Zegna, Everybody & Everyone, Fashion3, Fung group, Galeries Lafayette, Gap inc., Giorgio Armani, H&M group, Hermes, Inditex, Karl lagerfeld, Kering, La Redoute, Matchesfashion.com, Moncler, Nike, Nordstrom, Prada group, Puma, Pvh corp., Ralph Lauren, Ruyi, Salvatore Ferragamo, Selfridges group, Stella Mccartney, Tapestry.