L’imprenditrice daneseè l’ideatrice di Carcel, brand di moda con sede a Copenhagen, ma prodotto nelle carceri di alcuni dei paesi più poveri del mondo. Prima tappa il carcere femminile di Cusco in Perù dove, sotto la direzione della stilista danese Louise van Hauen, le detenute hanno realizzato interamente a mano una collezione in pura lana di Alpaca.
Il progetto si basa su una strana coincidenza: i paesi con il più alto tasso di criminalità legata alla povertà sono anche i più ricchi di materie prime pregiate. Carcel diventa così il ponte per unire le competenze delle donne detenute, che spesso sanno già cucire a mano e lavorare a maglia, con i mercati mondiali. E si fa garante verso chi produce di opportunità lavorative e salari equi, e verso il cliente di materiali di altissima qualità e minuziosa cura del dettaglio. Il design è quello semplice ed elegante della moda danese, i colori e i materiali pregiati appartengono alla tradizione peruviana. L’idea di Anne Veronica D’Souza è stata lanciata in fase embrionale sulla piattaforma di raccolta fondi Kickstarter ad aprile 2016 ed il progetto ha raccolto oltre 47mila euro. La prima collezione di Carcel sarà in vendita solo online sul sito del brand a partire dalla primavera 2017. Ma questo è solo l’inizio. Convinta che “la dignità, e non la carità, è lo strumento per eliminare la povertà”, l’imprenditrice Veronica D’Souza sta già pensando alla prossima meta: le carceri femminili dell’India in cui realizzare una collezione in seta biologica.