È certamente un effetto della crisi economica, ma non solo: vestire vintage va sempre più di moda. Capofila di questo orientamento è, come spesso accade, la Lombardia che ha visto in un anno crescere di un +8% i negozi. Lo ha rilevato la Camera di Commercio di Milano dai cui date emerge anche che cresce in tutta la regione la raccolta differenziata di tessuti, addirittura del +21% in un anno.

Le imprese dell’usato in Lombardia sono 220, su oltre 1.200 in Italia. Milano è prima con oltre un centinaio di imprese, seguita da Brescia con 29, Bergamo con 19 e Varese con 18. A Milano, circa una famiglia su dieci acquista indumenti usati, soprattutto per una questione di risparmio (93%), ma anche per educare al recupero dei materiali (60%). La raccolta differenziata di tessili in Lombardia è stata di circa 23 mila le tonnellate nel 2014, in crescita del 21% in un anno. Si raccoglie in Lombardia quasi un quinto di tutti i tessili della raccolta differenziata italiana (124 mila tonnellate). «L’attenzione alla raccolta differenziata – ha dichiarato Massimo Ferlini, membro di giunta della Camera di commercio di Milano – diventa sempre più diffusa e si radica nei comportamenti delle famiglie milanesi e lombarde».