Il Premio Moda Fismo 2013, la Federazione del settore Moda di Confesercenti, è stato assegnato quest’anno alla Ditta Corneliani, prestigiosa azienda italiana nel settore di alta moda uomo. A consegnarlo nella mani di Carlalberto Corneliani, presidente di Corneliani SPA, è stato Roberto Manzoni, presidente Fismo-Confesercenti. Il Premio Moda è giunto alla quinta edizione: in precedenza sono stati premiati Brioni, Ferragamo, Cucinelli e Missoni.
«È fondamentale – ha detto Corneliani ritirando il premio – riconquistare affidabilità per il sistema italiano della moda, attraverso la tracciabilità del prodotto tessile e dell’abbigliamento e dobbiamo tutelare la qualità del made in Italy e la sapienza artigianale del saper fare. Ma non solo: le nostre bellezze artistiche, culturali, la nostra sapienza enogastronomica le apprezziamo nelle città italiane, visitando i nostri centri storici: le nostre città devono diventare i giardini d’Europa».
«La moda italiana – ha sottolineato Massimo Mamberti, segretario generale del Comitato Leonardo Italian Quality Commitee – deve riconquistare un ruolo di leadership nel contesto delle attività del fashion internazionale. Il nostro sistema manifatturiero è il primo al mondo per qualità e per valore delle esportazioni, ma è necessaria una nuova politica per il settore che punti a rafforzare le nostre eccellenze che hanno una vocazione sui mercati esteri cui corrisponde un forte appeal da parte dei consumatori esteri. Serve un’alta ristrutturazione della filiera della moda, bisogna creare alleanze fra imprese tramite lo sviluppo di reti per un rilancio dell’intero comparto, dal produttore ai distributori che sono i primi attori della vendita nel mondo».
«I nostri negozi, le nostre attività commerciali rappresentano il punto di riferimento per i cittadini e i turisti dei nostri centri urbani, sono un presidio sul territorio e garantiscono la qualità della vita urbana: dobbiamo difendere questo immenso patrimonio delle nostre città» ha affermato il presidente della Fismo Confesercenti, Roberto Manzoni, durante il suo intervento conclusivo.