Il consumatore è sempre più attento e critico e le aziende corrono ai ripari con nuove strategie

Il fenomeno influencer non accenna ad affievolirsi e, anzi, continuerà a crescere in modo esponenziale. È quanto emerso da uno studio realizzato da Business Insider Intelligence su dati Media Kix: il mercato degli influencer passerà dagli 8 miliardi di dollari del 2019 a ben 15 entro il 2022, coinvolgendo in primo luogo il 1 miliardo ed oltre di utenti su Instagram.
Secondo l’Osservatorio Italiano sull’Influencer Marketing, attivato lo scorso anno da IED Milano e Akqa, col passare del tempo i follower sono sempre meno ingenui e fruiscono con più scetticismo i contenuti veicolati sulle piattaforme online, selezionandoli attentamente, distinguendo tra messaggi autentici ed eccessivamente costruiti.
È evidente allora che i grandi brand hanno bisogno di essere più strategici rispetto alle loro campagne marketing e che non posso semplicemente fare affidamento sulla speranza che una grande campagna porterà a una crescita delle vendite annue.

Le nuove strategie

Si fa così spazio tra le nuove strategie la nascita di un’inedita figura, in grado di veicolare al meglio i messaggi delle aziende attraverso gli influence: l’influencer-editor, un professionista proveniente dall’editoria tradizionale chiamato a scremare, selezionare, spingere al meglio la comunicazione anche attraverso i social network. Una alternativa sempre più diffusa è anche quella di puntare su di una nicchia di influencer: nomi che operano in settori specifici anziché vantare milioni di follower con cui è difficile stabilire un contatto diretto. Oltre alle fashion star online, alcuni brand stanno stringendo accordi con instagrammer meno blasonate, non necessariamente legate al settore, ma, proprio per questo, in grado di coinvolgere un pubblico diverso, meno legato all’immagine e più veritiero.