Non c’è solo la ‘moda modesta’ nel panorama futuribile del fashion internazionale: a Johannesburg, in Sudafrica, si è svolta una Settimana della moda che ha visto la partecipazione di stilisti provenienti da tutta l’Africa per presentare le proprie collezioni uomo e donna per la primavera/estate 2018. Le sfilate si sono svolte nel centro commerciale di Sandton City ed oltre ad abiti da sera e ready to wear si sono visti anche costumi e collezioni da crociera.
L’Africa, pur avendo ancora molti problemi economici e sociali, sta vivendo un momento di rinascita. L’economia di molti Stati sta crescendo: lentamente, come in quelli del Nord che poggiano soprattutto sulle esportazioni di petrolio, o a ritmi elevati, come per quelli orientali, in particolare il Ghana. Una nuova classe borghese e ricca può permettersi di spendere sempre di più in vestiti e accessori e secondo il gruppo di ricerca New World Wealth, nel 2016 il mercato del lusso africano ha fatturato circa 5,9 miliardi di dollari. Stando all’AfrAsia Bank Africa Wealth Report del 2017, i milionari, che in tutto il continente sono ora 145mila, aumenteranno del +36% entro il 2026.

Al di là degli stereotipi, nel grande continente oggi ci sono almeno 145 mila milionari

Una maggiore disponibilità economica ha aperto nuovi mercati, compreso quello della moda, con la nascita di nuove aziende locali e di negozi di marchi internazionali come Prada, Gucci e Louis Vuitton.
Alcune città si stanno imponendo come centri della moda: Lagos in Nigeria, Johannesburg e Città del Capo in Sudafrica, Nairobi in Kenya. Ma la crescita è rapida anche in città come Addis Abeba in Etiopia, Dar es Salaam in Tanzania, e Kampala in Uganda. La precedente settimana della moda africana si era svolta a Johannesburg due anni fa, ma da allora la città è molto cambiata. Negli ultimi sei mesi ha ospitato la prima festa Afropunk e sono spuntati nuovi negozi e locali, in particolare nel quartiere alla moda di Maboneng, pieno di stilisti, artisti e musicisti.