Due miliardi di euro in tre anni: questo il plafond creditizio iniziale previsto dall’accordo stipulato tra Federazione Tessile Moda, Sistema Moda Italia (Smi) e UniCredit Factoring per il sostegno alle imprese italiane della filiera tessile e dell’abbigliamento. L’intesa, siglata da Claudio Marenzi, Presidente di Smi e da Gabriele Piccini, Country Chairman Italy di UniCredit, prevede l’utilizzo della piattaforma di reverse factoring messa a disposizione da UniCredit Factoring alle imprese affiliate a Smi.

UniCredit e Smi intendono mettere a punto una soluzione di credito di filiera “che si adatti alle esigenze specifiche del settore tessile moda, attraverso lo studio di alcuni casi ‘pilota’, e che possa costituire uno strumento concreto, personalizzabile e scalabile”. «Oggi – ha sottolineato l’Ad di UniCredit, Federico Ghizzoni – la moda vive un momento di rinnovato successo e può considerarsi uno dei comparti economici che più stanno trainando la ripresa in Italia. UniCredit vanta impieghi per 2,3 miliardi di euro al settore, con una quota di mercato pari al 14%. La Moda è un esempio straordinario della forza del Made in Italy, con una fortissima vocazione all’export e alla internazionalizzazione, ma proprio per questo con una grande necessità di crescere dimensionalmente per affrontare i mercati globali riuscendo a difendere il carattere di esclusività della produzione in Italia».