Aspettando di tornare ai valori prepandemia ecco la classifica dei maggiori produttori nazionali

Le aziende che producono scarpe in Italia sono 4.152 e con 71.882 addetti il calzaturiero è uno dei più importanti settori produttivi italiani. Il fatturato annuo complessivo nel 2020, anno della pandemia, è stato di 10,72 miliardi per 130,7 milioni di calzature: dati in discesa rispetto al precedente quando il fatturato aveva toccato i 14,3 miliardi di euro e le scarpe prodotte erano il 27% in più.
I numeri non definitivi del 2021 e la tendenza per il 2022 stava alimentando un forte ottimismo, ma la situazione internazionale innescata dall’invasione russa dell’Ucraina mette in dubbio l’entità della ripresa.
È stata stilata una classifica delle principali aziende calzaturiere italiane al vertice della quale si colloca ampiamente la casa di moda Salvatore Ferragamo con un fatturato al 2021 di 1 miliardo e 135,5 milioni di euro. Il Gruppo conta più di 3.800 dipendenti e una rete di 674 punti vendita monomarca: per la casa fondata nel 1927 a Firenze, le calzature rappresentano il 42,8% dei ricavi, poco meno della pelletteria che con il 43,6% è la categoria merceologica principale della casa.
Il secondo posto è occupato da Tod’s, l’azienda controllata dalla famiglia Della Valle che detiene anche i marchi Hogan, Fay e Roger Vivier. Il fatturato dell’azienda è pari a 884 milioni di euro nel 2021.

Al terzo posto si insedia Geox, l’azienda nata a partire dal primo brevetto del fondatore Mario Moretti Polegato, con un fatturato di 608,9 milioni di euro nel 2021. Dal 1995, anno della sua fondazione, Geox ha brevettato ben 55 tipi diversi di suole e tecnologie di traspirazione per indumenti.
Ai piedi troviamo il Gruppo Imac proprietario dei marchi Primigi, Igi&Co e Enval Soft. A guidare la classifica delle regioni nella quale c’è una maggiore concentrazione di aziende di scarpe è la Campania con il 22,6%, seguita dalla Lombardia con il 10,5% e dal Lazio con il 9,6%.