Arrivano dal Mise i contributi a fondo perduto ma manca ancora la data per presentare le domande

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha stabilito le modalità di attuazione della misura di sostegno alle piccole imprese operanti nell’industria del tessile, della moda e degli accessori. Il fondo prevede l’erogazione di contributi a fondo perduto riconosciuti nella misura massima del 50% delle spese ammissibili, nel limite di 5 milioni di euro per l’anno 2020, al fine di sostenere l’industria del tessile, della moda e degli accessori e di valorizzare prodotti Made in Italy di alto contenuto artistico e creativo.
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di piccola dimensione, non quotate e che non hanno rilevato l’attività di un’altra impresa e non sono state costituite a seguito di fusione.
Sono ammissibili alle agevolazioni i progetti finalizzati alla realizzazione di nuovi elementi di design, alla realizzazione e all’utilizzo di tessuti innovativi, all’introduzione nell’impresa di innovazioni digitali. Altri progetti ammessi al contributo a fondo perduto sono quelli per l’introduzione nell’impresa di innovazioni di processo produttivo e quelli ispirati ai principi dell’economia circolare finalizzati al riciclo di materiali usati o all’utilizzo di tessuti derivanti da fonti rinnovabili.

I progetti che avranno ottenuto i contributi del Mise dovranno essere realizzati in Italia ed avviati successivamente alla dati di presentazione della domanda di agevolazione, prevedere spese ammissibili complessivamente non inferiori a 50.000 e non superiori a 200.000, euro, e dovranno essere ultimati entro diciotto mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.
Tutti i dettagli sono reperibili sulla Gazzetta Ufficiale n. 32 dell’8 febbraio 2021, ma restano ancora da definire due elementi fondamentali: i termini e le modalità di presentazione delle domande saranno definiti con un “successivo provvedimento del direttore generale per gli incentivi alle imprese del Ministero”. Atto che sarà pubblicato sul sito internet del Ministero (www.mise.gov.it) e per estratto nella Gazzetta Ufficiale.