Quand’anche non è la moda italiana a conquistare il mercato cinese, il Made in Italy entra dalla porta principale della moda cinese nel mondo. Ecco allora che il gruppo cinese “Jnby” ha voluto a Hangzhou, per la realizzazione del proprio nuovo quartier generale, il massimo della qualità italiana e l’imprenditrice Li Lin ha chiamato per la progettazione l’architetto Renzo Piano. La Città della Moda di Li Lin sarà il primo progetto cinese di Renzo Piano.

Gli spazi artistici saranno affidati all’ex direttore della Biennale

Ma il gruppo Jnby che si occupa di moda e design con un giro d’affari di quasi 2 miliardi di yuan (circa 280 milioni di euro) nel 2016 e che gestisce oltre 1000 negozi in Cina e 30 all’estero, dal Giappone al Canada, non si è fermato qui ed ha voluto in Cina anche Francesco Bonami, ex direttore della Biennale di Venezia. A lui sarà affidato il compito di supervisionare i progetti e gli spazi artistici previsti nel nuovo quartiere che sorgerà a Hangzhou.

Anche alle imprese italiane saranno protagoniste nella Città della Moda

Il progetto di Renzo Piano, che dovrà essere ultimato entro il 2019, comprenderà un parco delle dimensioni di Place de Vosges a Parigi e 17 edifici, con isolamento termico, giardini pensili e 700 pozzi geotermici per veicolare l’aria fredda. Il nuovo complesso avrà dna italiano, a cominciare dal cemento che arriverà dal nostro Paese grazie a Dottor Group, con cui Piano aveva già lavorato per il museo Kimbell in Texas. Altri contratti sono ancora da assegnare e non è escluso un ancor maggiore coinvolgimento del Made in Italy.