La terza edizione dell’ “International Roundtable on Sustainability”, l’evento annuale organizzato dalla Camera Nazionale della Moda Italiana (Cnmi) per discutere dei temi legati alla sostenibilità nell’industria del fashion, è stata realizzata quest’anno con la partnership di Borsa Italiana e Brandart ed ha posto il tema del rapporto tra il mondo del lusso e gli investimenti ESG. Con questa sigla dalle iniziali di ‘Environmental, Social, Governance’ si indicano in ambito economico-finanziario le attività legate all’investimento responsabile (IR) che perseguono gli obiettivi tipici della gestione finanziaria tenendo in considerazione aspetti di natura ambientale, sociale e di governance. Una delle tavole rotonde, dal titolo “How to attract sustainable capital – Esg criteria from disclosure to engagemet”, si è occupata di finanza responsabile e del rapporto cruciale fra investitori e aziende. Caroline Reyl, head of premium brand di Pictet Asset Management, ha invitato a tenere d’occhio le potenzialità delle nuove generazioni, «molto attive e sensibili su questo tema, energia nuova per la crescita di tutto il settore».

Per le piccole e medie aziende italiane è necessario avviare un processo di formazione agli ESG

L’analisi Esg, ha sottolineato Sudip Hazra, head of sustainability research and responsible investment di Kepler Cheuvreux, è uno strumento utilissimo per gli investitori, soprattutto per mitigare il rischio di un possibile danno reputazionale, che per un marchio del lusso è oggi una minaccia dalle conseguenze incalcolabili. «Con la nostra attività di engagement ci concentriamo su diverse criticità – ha spiegato Molly Milton, Esg analist di Amundicome le condizioni di lavoro e il rispetto dei diritti umani, lavorando con le aziende e cercando di trovare soluzioni condivise». «Molte società quotate italiane – dice Alessandra Franzosi, head of pension funds and asset owners di London Stock Excange Group – sono di dimensione medio-piccola, e spesso il loro approccio Esg è ancora poco strutturato. Sarebbe molto utile per queste aziende instaurare un dialogo con le società più grandi, per apprendere competenze e sviluppare strumenti Esg».