L’e-commerce del vino ancora non convince 6 amanti del buon vino su 10 (60%). Questi restano fedeli a canali più tradizionali, primo fra tutti l’acquisto diretto in azienda, preferito dal 48% degli appassionati. Il vino conferma, dunque, il suo legame con la tradizione, anche quando si parla di stili d’acquisto. Chi fa acquisti sul web lo fa soprattutto perché sa bene che bottiglie sta cercando e le trova via internet (38%) e, nel 36% dei casi, utilizza i siti di enoteche o negozi specializzati (29%). Inoltre sembra prendere piede la tendenza all’acquisto “virtuale diretto” sui siti web delle aziende (24%). Il 15% degli acquirenti cerca e trova bottiglie di grandi “griffe” e solo l’8% acquista bottiglie introvabili.
Questi i dati di un sondaggio di www.winenews.it, uno dei siti più cliccati dagli amanti del buon bere, e Vinitaly (www.vinitaly.com), appuntamento enologico di livello internazionale, a cui hanno risposto 1.126 “enonauti”, ovvero appassionati già fidelizzati al mondo del vino e del web.
Negli acquisti on line, i vini più gettonati sono quelli non reperibili vicino casa per la loro origine in altri territori e per il loro acquisto gli appassionati spendono in media dai 10 ai 30 euro a bottiglia.  E c’è un altro fattore che conforta il futuro del commercio on line: il made in Italy nel mondo della rete registra un costante aumento di interesse con il +20% di click nei primi mesi 2012 messo a segno dai nostri prodotti alimentari in Usa, Francia, Inghilterra, Germania, Giappone, Emirati Arabi, Brasile, Russia, India e Cina.