L’inizio di novembre segna “la prima volta” ufficiale del chianti sul mercato cinese: lo farà attraverso il Consorzio Vino Chianti partecipando a Shanghai al “Prowine Shanghai 2016”, dove avrà a disposizione uno stand di ben 150 metri quadri. È lo spazio espositivo più grande fra i partecipanti italiani ed ospiterà 34 aziende associate che presenteranno i loro prodotti agli operatori cinesi con assaggi che interesseranno la bellezza di 200 etichette.
Sono quattro anni che il Consorzio Vino Chianti lavora per preparare questa spedizione studiando le dinamiche del mercato del sud della Cina e approfondendo la conoscenza anche usi, costumi e tradizioni del centro nord. Secondo Denis Pantini, Responsabile Wine Monitor, l’Osservatorio del Vino di Nomisma: «Nel corso di un decennio, l’import di vino nel continente asiatico è passato da 1,6 a 6,1 miliardi di dollari, arrivando così a pesare per il 17% sulle importazioni mondiali. Di questi 6,1 miliardi quasi l’80% fa riferimento a Giappone e Cina. Con oltre 21 milioni di ettolitri, la Cina rappresenta uno dei primi mercati al mondo per consumi di vino con un incremento fra il 2014 e il 2015 del +10%, pari ad un +44,7% rispetto al 2010». «La risposta e la partecipazione delle nostre aziende – spiega Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti – dimostra come le imprese del Chianti guardino alla Cina con estremo interesse. Siamo convinti che il Chianti avrà da questo territorio una risposta altrettanto significativa, considerato il lavoro che le nostre aziende stanno portando avanti da anni non soltanto dal punto di vista quantitativo, ma sopratutto da quello qualitativo per affrontare al meglio i nuovi mercati emergenti».