Torna il segno positivo per i volumi dell’export vitivinicolo italiano: sulla base dei dati Ismea, tra gennaio e aprile sono state spedite all’estero 6 milioni e 420 mila tonnellate di vini e mosti, con un aumento dell’1% rispetto all’anno precedente. La rilevazione Ismea precisa anche che prosegue la crescita del valore delle esportazioni, con un +3%, seppure a ritmi decisamente inferiori rispetto agli anni precedenti.
Entrando nel dettaglio dei segmenti, si nota un andamento negativo per il vino sfuso che segna un -4% per la quantità, ed addirittura un -18% per il valore. In questo segmento il prodotto italiano subisce la forte concorrenza spagnola. Dati in positivo invece per i vini confezionati per i quali le esportazioni aumentano del +2% per quantità e del +4% per valore. Guardando ai mercati, Ismea indica una leggere crescita negli Usa (+1% volume) e un aumento più deciso nel Regno Unito (+3%), a fronte di riduzioni in Germania (-4%) e Canada (-7%). Corrono invece le esportazioni di vini tricolore in Francia (+13%), Austria (+10%) e nei Paesi scandinavi; si osserva inoltre una ripartenza sia in Cina che nel mercato russo. Sul fronte import si registra una forte contrazione (-17% quantità, -20% valore), tranne che per i vini australiani, che sono invece in forte ascesa.