Dando attuazione alla disciplina europea, il Ministero delle politiche agricole mette un calmiere alla superficie vitata nazionale e dal primo gennaio fino al 31 dicembre 2030 il ‘Vigneto Italia’ potrà crescere al massimo di non più di 6.400 ettari. «Siamo pronti – afferma il Ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina – all’attuazione del nuovo sistema e ad affrontare una fase importante che abbiamo preparato per tutelare al meglio la filiera vitivinicola italiana. Nel 2015 abbiamo riconquistato il primato mondiale di produzione e vogliamo utilizzare efficacemente tutti gli strumenti a supporto dei produttori. Negli ultimi anni abbiamo visto un calo costante degli ettari vitati, quindi col nuovo regime dobbiamo far in modo di poter rispondere bene alle richieste del mercato».

Lo strumento approvato dal Consiglio dei Ministri sostituisce il regime di limitazione agli impianti viticoli gestito attraverso il sistema dei ‘diritti di impianto e reimpianto’. E permetterà il rilascio di autorizzazioni per l’impianto di nuovi vigneti, per i reimpianti e per convertire ed utilizzare i ‘vecchi’ diritti di reimpianto in possesso dei produttori. Le autorizzazioni verranno rilasciate nel limite massimo annuo dell’1% della superficie vitata nazionale. «Nel primo anno – conclude il Ministro Martina – abbiamo previsto i necessari controlli di funzionamento anche per effettuare ulteriori miglioramenti a favore delle aziende».