I quindici marchi top del ricco panorama enoico italiano (per dimensioni, storia, blasone, rappresentatività e qualità) in un sondaggio curato da WineNews indicano mediamente un incremento sul fatturato generale del 7% nell’ultimo trimestre 2013 rispetto allo stesso periodo del 2012. Un dato confortante che arriva dopo le ultime rilevazioni Istat sull’export del vino tricolore che fa registrare, a settembre, un +8% per i vini imbottigliati, molto interessante perché segna un incremento sulla crescita dei primi 9 mesi dell’anno (+5%).
Le buone notizie riguardano anche il fronte interno: in media il campione consultato dichiara una crescita del fatturato anche sul mercato di casa nostra che si attesta al +4% sul 2012: la spesa in vino non é andata così male e, dopo il sensibile calo del 2009, il segno è tornato in alcuni casi positivo o si è stabilizzato senza ulteriori discese. Una situazione che porta la maggioranza assoluta del campione ad esprimere un “sentiment” positivo per il 2014.
I mercati esteri continuano a fare da traino, evidentemente, e le aziende campione, che dichiarano un incremento sul 2012 del 7% negli ultimi tre mesi dell’anno, hanno, nel recente passato, concentrato i loro sforzi proprio nell’export, non solo in termini di promozione, ma anche spostando la percentuale delle loro vendite dal mercato interno a quello internazionale, vendendo le loro etichette oltre confine in percentuali che stanno tra il 60 e il 70%. A proposito di mercati internazionali, il campione dei produttori segnala in maggioranza che le performance migliori sono arrivate da Stati Uniti, in testa, Germania, Inghilterra, Giappone e Russia. Quest’ultimo l’unico Paese dei cosiddetti “Bric” a garantire, ad oggi, performance interessanti.