Con il nuovo decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di fine agosto, sono state introdotte importanti novità riguardo all’etichettatura e alla presentazione dei vini DOP e IGP. L’elemento essenziale del provvedimento ministeriale è l’opera di semplificazione e ricodificazione delle preesistenti norme nazionali, oggi tutte racchiuse in un testo unico che detta tutte le norme in materia di “etichettatura e presentazione dei vini DOP e IGP e altri prodotti vitivinicoli”.
In particolare si procede ad una ricodificazione che apporta una notevole semplificazione normativa e nel contempo elimina alcuni vincoli dichiarativi a carico dei produttori connessi all’etichettatura e presentazione e le norme sui recipienti e tappature dei vini DOCG, DOC e IGT. Pur salvaguardando l’immagine delle produzioni più qualificate (DOCG), vengono eliminati alcuni vincoli troppo restrittivi in materia di confezionamento, che ormai non sono più in linea con le esigenze dei principali mercati di esportazione. Questo è particolarmente importante per i DOC.
Vengono quindi aggiornate le disposizioni sui contenitori alternativi al vetro per i vini DOC che i disciplinari di alcune DOC già avevano permesso. Ed anche i tappi per i vini DOC vengono liberalizzati e viene ammesso il tappo a vite, che risulta assai richiesto sia dai mercati esteri che nazionali.
«Le novità contenute nel nuovo decreto sull’etichettatura e presentazione dei vini DOP e IGP e altri prodotti vitivinicoli – ha commentato il Ministro per le Politiche Agricole, Ambientali e Forestali (MIPAAF), Mario Catania – sono ancora una volta una dimostrazione del lavoro attento e continuo che il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali svolge nei riguardi dei produttori, degli operatori e di tutti gli attori della filiera vitivinicola. L’adozione delle disposizioni normative, volte a tutelare le nostre produzioni, è una misura indispensabile per proteggere le nostre eccellenze nel modo adeguato». Il nuovo testo unico, pubblicato in Gazzetta alla fine di agosto, dà attuazione al Regolamento del Consiglio e della Commissione Europea.
Nella sostanza, la nuova normativa va incontro alle nuove esigenze dei produttori, tenendo conto dei nuovi sviluppi del mercato del vino. Rimarranno le etichette DOCG, DOC e IGP, per le quali i produttori dovranno rispettare disposizioni meno restrittive riguardo confezionamento ed etichettatura, ma più coerenti con le esigenze del mercato attuale, soprattutto quello di esportazione.
Nulla cambierà per quanto riguarda la denominazione di maggior prestigio, ovvero la DOCG, per la quale la normativa rimane pressoché invariata, a cominciare dall’obbligo di utilizzo del tradizionale tappo di sughero.