Già in quest’anno potrebbe esser superato il record di un miliardo di bottiglie messe in vendita

L’export italiano di vino nel primo trimestre di quest’anno ha fatto segnare l’ottimo risultato di una crescita tendenziale in valore del +18,3%, pari in valore assoluto a 1,7 miliardi di euro.
Secondo l’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv), che ha elaborato i dati rilasciati da Istat, l’incremento, in parte ascrivibile al dollaro forte e soprattutto ai lockdown registrati su scala mondiale nel pari periodo 2021, è trainato da un nuovo record degli spumanti tricolori, che segnano nei primi tre mesi un +35,6%, una crescita più che doppia rispetto ai vini fermi (+14,8%). Sale anche il prezzo medio (+12,2%), in un trimestre in cui anche marzo chiude in positivo nonostante un leggero rallentamento rispetto ai primi 2 mesi dell’anno.
In rialzo tutti i principali mercati della domanda, fatta eccezione per Germania e Cina. L’esplosione della domanda degli sparkling nel post-Covid (+26% nel 2021, 7 bottiglie su 10 destinate all’estero) ha bruciato una tabella di marcia che prevedeva entro il prossimo biennio il superamento della soglia psicologica di 1 miliardo di bottiglie prodotte. A oggi, infatti, il rimbalzo fa prevedere, disponibilità del vetro permettendo, un contingente di 1,1 miliardi di pezzi entro quest’anno e di 1,25 miliardi a fine 2023.

Per il segretario generale di Unione italiana vini, Paolo Castelletti: “I numeri messi a segno dal vino italiano, ma anche da quello francese che chiude a +24%, sono sorprendenti, ancor più se si tiene conto di un 2021 in doppia cifra.
È però troppo presto per capire che direzione prenderà il mercato nei prossimi mesi, con una domanda potenziale sempre più afflitta da una congiuntura negativa e dall’escalation della spirale inflattiva. Se a ciò si aggiunge l’aumento dei costi delle materie prime secche, che per le aziende si traduce in un surplus medio di spesa di oltre il 30%, è importante mantenere cautela ed evitare trionfalismi che potrebbero essere confutati nei prossimi mesi”.