Invece Francia e Spagna, insieme producono più dell’Italia, si son dette favorevoli alla riforma

In audizione al Senato in Commissione Politiche dell’UE, il Ministro delle politiche agricole, Stefano Patuanelli, ha annunciato che farà dei bilaterali al prossimo Agrifish con Francia e Spagna sul tema del vino dealcolato, ribadendo il no italiano anche alla ipotesi di una parziale dealcolazione di vini Dop e Igp. Vini che, meglio sottolinearlo subito, sono vincolati a disciplivari di produzione che non prevedono affatto la dealcolizzazione: qualora non rispettassero i disciplinari, non potrebbero più ricadere nelle definizioni Doc e Igp.
«Non posso non esprimere grande preoccupazione per l’atteggiamento di Francia e Spagna che si sono già dichiarate d’accordo con la proposta di riforma. Durante il comitato speciale Agricoltura di aprile – ha detto Patuanelli – è stata avanzata una proposta di compromesso secondo la quale il vino potrà essere etichettato come dealcolato o parzialmente dealcolato, mentre i vini Doc o Igp potranno usare solo il termine di parzialmente dealcolati. È evidente che noi ci opporremo anche a questo compromesso e lo ribadirò al Consiglio di fine maggio».
Quanto alla proposta della Commissione sui vini dealcolati, Patuanelli ha ricordato che «è dal 2018 che è in atto un acceso dibattito sull’introduzione di una categoria di prodotti dealcolati da usare insieme al termine vino per armonizzare un settore in cui esistono già normative nazionali che potrebbero provocare disparità di trattamento tra gli operatori».

Come ha specificato in Commissione al Senato il Ministro: «Il processo di dealcolizzazione non va confuso con l’annacquamento che è assolutamente vietato, ma resta altrettanto pericoloso per le nostre produzioni. L’Italia si è sempre detta contraria e lo ribadiremo in tutte le sedi perché i trattamenti di dealcolizzazione privano il vino di gran parte delle sue caratteristiche organolettiche e compromettono il legame con il territorio. Il prodotto finale così trattato non è più conforme alla definizione di vino stabilita dal regolamento di base, secondo cui il vino deve avere titolo alcolometrico non inferiore a 8,5 gradi percentuali di volume. Se si parla di vino si parla di un prodotto che ha una definizione certa».