È arrivato il ‘SÌ’ della Commissione UE per la più grande doc italiana, oltre la metà nel Veneto

Dopo il riconoscimento della Doc del Pinot Grigio a livello nazionale, adesso arriva anche la protezione della denominazione da Bruxelles: con l’approvazione del regolamento di esecuzione 2020/1064 che ne consente quindi l’iscrizione nel registro europeo, la Commissione Europea ha iscritto il Pinot Grigio “Delle Venezie” nel registro E-Bacchus, la banca dati delle indicazioni geografiche e delle menzioni protette nella Comunità Ue per i vini.
A seguito delle previste verifiche e valutazioni, la Commissione ha ritenuto che la Doc avesse tutte le carte in regola per essere tutelata ed entrare a far parte del registro europeo delle denominazione di origine Dop e Igp, oggetto di protezione anche in sede di accordi bilaterali con gli altri Paesi.
Dati alla mano, quella del Pinot Grigio “Delle Venezie” è la più grande Doc italiana, con 27.000 ettari, di cui oltre la metà in Veneto, coltivati da 10.000 viticoltori ed una produzione di 250 milioni di bottiglie, vale a dire l’85% della produzione italiana di Pinot.

Giuseppe Pan
Assessore all’agricoltura
Regione del Veneto

Questo è un traguardo che tagliamo con soddisfazione e un punto fermo su cui costruire il futuro della Doc delle Venezie. È stato un iter lungo e non semplice. È durato oltre tre anni e ha coinvolto tre Regioni: Veneto, Provincia Autonoma di Trento e Friuli Venezia Giulia. La collaborazione tra queste Regioni ha permesso di mettere da parte gli interessi dei singoli, per trovare un denominatore comune che portasse alla valorizzazione del Pinot grigio, e la sua messa in sicurezza in tutta Europa. A questo punto, l’ultimo, necessario passaggio sarà il riconoscimento da parte del Ministero del Consorzio di tutela che potrà così assumere piena operatività, agendo erga omnes e guidando la doc e la sua filiera verso le sfide che la attendono.